questa pagina parla di un tema che affrontiamo spesso durante i nostri workshop nella fase iniziale delle varie giornate perché fa parte di un esercizio base di preparazione per entrare nel merito del tema del workshop stesso
marco polo e cristoforo colombo
marco polo
cristoforo colombo
Marco Polo è stato un viaggiatore e commerciante veneziano, vissuto tra il 1200 e il 1300, resosi famoso per aver viaggiato tra Europa e Oriente importando prodotti preziosi, tra cui seta e spezie, facendoci conoscere la storia e la cultura millenarie di popoli così distanti da noi, anche attraverso la scrittura del libro "Il Milione"
Marco Polo percorreva itinerari conosciuti, via terra, percorrendo rotte già battute da suoi predecessori
le rotte via terra di marco polo
Alcuni secoli dopo, a fine '400, un altro italiano, anch'egli viaggiatore ed esploratore ma abituato a percorre rotte marittime e non terrestri, ha avuto l'illuminazione di poter raggiungere le stesse Indie di Marco Polo via mare, viaggiando verso ovest, e non verso est, confidando sul fatto che, poiché era quasi certo che la terra fosse sferica (il "quasi" ha grande rilevanza in quanto a quei tempi la rotondità della terra era ancora una teoria non dimostrata), e quindi arrivando in Oriente dalla parte opposta
Va sottolineato un aspetto importante: Marco Polo seguiva percorsi conosciuti mentre Cristoforo Colombo ha avuto la Visione di esplorare mari ancora non battuti, come per esempio l'Oceano Atlantico, situato al di là delle Colonne d'Ercole (Gibilterra) e quindi considerato un tabù
Non solo ma il navigatore genovese è riuscito a convincere la Regina Isabela di Spagna per farsi finanziare il viaggio solo sulla base di teorie non dimostrabili
Come sappiamo, nel 1492 Colombo è partito per raggiungere le Indie ed è approdato su terre a noi sconosciute, che però non erano la Cina o terre d'Oriente ma quelle isole che oggi conosciamo come Haiti, Cuba e altre terre locali
Colombo si è reso conto quasi subito che le terre non erano a noi conosciute e che, oltre a non possedere i prodotti ricercati, erano abitate da persone che non somigliavano agli orientali conosciuti
Nonostante ciò è riuscito a farsi finanziare diversi viaggi importando in Europa prodotti sconosciuti anche se non così preziosi come ci si aspettava
Quindi sono missioni di successo o invece un misero fallimento?
la rotta teorica (in rosso) via mare verso ovest prevedeva che le caravelle partissero dalla spagna, circumnavigassero il globo per poi approdare in oriente
le rotte reali (in bianco) via mare partono dalla spagna e giungono in centro-America a una distanza decisamente inferiore: colombo ha scoperto l'america per una grande intuizione ma anche per un errore di calcolo del diametro della terra, perché la rotta teorica sarebbe stata tre volte più lunga, una missione impossibile
Noi vogliamo vedere la questione da diversi punti di vista, come da abitudine nei workshop che organizziamo
Il progetto visionario di percorrere rotte sconosciute facendo leva su teorie non dimostrate è un atto di coraggio, intuizione, creatività senza eguali e infatti per questi motivi viene ricordato
Da un altro punto di osservazione possiamo affermare che è stato commesso un errore fatale dovuto al fatto che il diametro della terra è stato calcolato la metà di quello che in realtà è
Ciò significa che, se non si fosse imbattuto nelle Azzorre e successivamente nelle Isole Centro-Americane, Colombo e il suo equipaggio non sarebbero sopravvissuti in un eventuale viaggio in Oriente attraverso la vastità di due oceani, Atlantico e Pacifico, che con i viveri a bordo delle caravelle non avrebbero mai potuto oltrepassare
Come spesso suggeriamo ci si deve estraniare dal problema, osservarlo da diverse angolazioni, e solo successivamente approdare a delle conclusioni che possono fungere da base di lancio per progetti, dibattiti, workshop che prevedono il concepimento di idee concrete e realizzabili
In definitiva i viaggi di Cristoforo Colombo sono stati un successo soprattutto se paragonati a quelli di Marco Polo?
Per rispondere va fatta una considerazione: Marco Polo, seppur alimentato da grande coraggio e spirito d'avventura, seguiva itinerari conosciuti, e quindi sicuri, anche se in realtà in viaggi così lunghi il rischio di non tornare era altissimo
Colombo, invece, ha sfruttato le proprie conoscenze non certe dei mari e degli oceani per immaginare una missione del tutto innovativa e dagli esiti incerti
I due esploratori italiani sono passati alla storia per motivi diversi ma alimentati dalla stessa innata curiosità e ricerca tipiche delle persone coraggiose e creative
Colombo non ha raggiunto l'India e la Cina ma ci ha fatto conoscere un continente nuovo
Ecco le differenze tra due persone considerate ugualmente Grandi con la G maiuscola
Grandi anche nelle loro differenze e nel diverso approccio al Modus Operandi del proprio lavoro
osservare la situazione da punti di vista molto diversi tra loro
Questi i motivi per avvicinare i Partecipanti ai nostri Workshop a un percorso creativo e visionario che per ogni esigenza progettuale sia in grado di osservare la situazione da punti di vista molto diversi tra loro
E questo è uno dei Principi Cardine dei Workshop di chi vuol esser visionario?, la Prima Scuola di Creatività Visionaria
Qualcuno potrebbe obiettare che il percorso per raggiungere lo scopo di creare nuove idee in questo modo sia lungo e che potrebbe far perdere tempo
Invece questi argomenti stanno alla base del nostro Metodo Esclusivo che ha lo scopo di formare i Partecipanti ai vari Workshop e di metterli nelle condizioni di creare nuove idee concrete e realizzabili
E per raggiungere un buon livello di formazione, e quindi di preparazione, abbiamo la necessità di calare le persone in situazioni inusuali e di ragionare attorno a temi forse mai o poco considerati prima
Solo così piazziamo strategicamente i primi mattoncini per costruire le nostre visioni
la fretta è la prima nemica della creatività
Va aggiunto che la fretta è la prima nemica della creatività e che per pensare idee nuove ci si deve dedicare con impegno e volontà senza la distrazione di cellulari, computer, mail, e altro che ci porterebbe nel consueto vortice delle nostre abitudini
Invece chi crea, chi pensa a nuove soluzioni, chi immagina scenari futuri, non può basarsi sul mondo che lo circonda ma anzi ha l'obbligo di calarsi in situazioni inusuali e inconsuete: le probabilità di successo saranno altissime e questo è dimostrato ampiamente dai risultati raggiunti dai nostri workshop in più di trent'anni di attività