progetto
grafico realizzato nell'ambito di sport & design,
un'iniziativa volta a commemorare, nel 1996, il centenario
della prima olimpiade
il team minardi ha commissionato il progetto grafico con
la raccomandazione di suddividere il posizionamento degli
sponsor ufficiali dagli sponsor tecnici
in fase di esecuzione del progetto grafico, venne alla
luce il fatto che, purtroppo, la minardi difficilmente
è protagonista dei gran premi e che molto spesso
parte nelle ultime file. di conseguenza l'alettone posteriore
è stato disegnato di un colore che risaltasse bene
nello schermo televisivo (il medium per eccellenza degli
sport motoristici), in modo da ottenere una piccola macchia
verde, facilmente riconducibile al team minardi (le altre
vetture adottavano colorazioni differenti)
in seguito, in fase di brainstorming, ci si è posto
un quesito: le vetture minardi, oltre che in partenza
(perché sono tutte assieme) o durante le fasi di
doppiaggio, quando possono venir inquadrate più
a lungo? è sta esclusa la sosta ai box, perché,
essendo un team di secondo piano (non ce ne voglia giancarlo
minardi, per cui nutriamo il massimo rispetto), difficilmente
viene ripresa
resta allora la fase del ritiro che, a
giudicare dalle statistiche in nostro possesso, avviene
con una certa frequenza, o per guasto tecnico o per incidente
(fortunatamente senza conseguenze per il pilota)
ecco
che, a questo punto, abbiamo realizzato che, essendo i
gran premi sempre più noiosi e con poche emozioni,
un evento accidentale calamitava l'interesse della regia
che avrebbe fatto inquadrare una vettura in panne. anzi,
molto spesso questa veniva sollevata dalla gru tramite
il roll-bar posto alle spalle del pilota, e la vettura
risultava molto sbilanciata verso il posteriore a causa
del peso del motore
quindi, con ogni probabilità
ci sarebbe stati alcuni secondi (in una diretta mondiale
tv non sono pochi) in cui la vettura, o meglio, il suo
fondo piatto sarebbe stato ripreso in primo piano
da
qui l'estensione del progetto: mettiamo lo sponsor anche
sul fondo della vettura
questa operazione sarebbe stata possibile da un team minore,
e non certo da ferrari, mclaren o williams, che mai avrebbero
ammesso che, prima o poi, le loro vetture sarebbero state
"sollevate" fuori pista
inoltre,
la curiosità di uno sponsor sul fondo piatto, solitamente
nascosto ai più, avrebbe attirato molti giornalisti
e fotografi ai box minardi e la vettura avrebbe così
ottenuto un riscontro pubblicitario notevole senza spendere
nulla
l'idea piacque molto a giancarlo minardi ma, alla fine,
non fu adottata perché nel frattempo il team passò
sotto il controllo di briatore, che disponeva di altri
studi per la grafica
il progetto grafico, per essere presentato a minardi,
fu presentato sotto forma di schizzi, rendering (di cui
uno, bellissimo, 70x100 cm, realizzato a mano da giulio
simeone), e un modello in scala 1:5, realizzato completamente
a mano da augusto
gentile e da alcuni studenti del master
in quell'occasione
furono adottati alcuni stampi in silicone (per i cerchioni)
da cuii venivano ottenuti pezzi identici con resina da
colata
da notare che il modello fu disegnato e realizzato
sulla base di fotografie prese a monza durante i test
di prova e senza alcun disegno originale della minardi,
in quanto segreti